(Però la mia)
Quanti piedi
hanno varcato la tua soglia
Per condividere qualche ora
Per rimanere a cena
Per fermarsi, di passaggio
Salutare
Per entrare e stare
Respirarti
Perché sei bella
(Già.
Bella, una casa)
É strano
Mi fai pensare
che ci attacchiamo
alle case
alle cose
Le sentiamo nostre
Ci diamo il permesso
di nominarle
Ci consentiamo
di dargli il valore
che diciamo noi
Mi fai pensare
che le cattive abitudini
diventano parte dell’arredamento
Insieme alle calamite
ai fumetti ingialliti
agli scontrini tenuti per niente
Mi fai pensare
che ci ostiniamo a conservare
Inscatoliamo impacchettiamo suddividiamo etichettiamo
Come non ci bastasse
ciò che proviamo
Eppure lo sai
Di quante chiacchiere
parlavano
i piatti nella credenza
Le fotografie mute
Sorridenti
E il divano
che è sempre stato
un po’ scomodo
Ma va beh
Perché ci si abitua
Ci si affeziona
Ci si impossessa
Dei tramonti al balcone
Il loro arcobaleno d’infanzia
Il loro rosso di adolescenza
E della grandine
che sempre cade
Orizzontale
E poi lo sai
Degli angoli
che si sono riempiti
di storie e di lacrime
Dei sassi
del Primo Amato cane
(Amava collezionare)
Dei peli di adesso
del secondo
sempre amatissimo
Degli ingressi
che si cibano di abbracci
Tu lo sai
Dei tre campanili
Ognuno su ogni affaccio
Tu lo hai sempre saputo
Io per vent’anni mai
Che quando le cose
le hai sotto gli occhi
finisce che poi non le vedi
E poi
Le tue pareti
ci hanno visto
crescere
Invecchiare
Tutti.
Che così chiamiamo
Il passare del tempo
sulla nostra pelle
nelle nostre ossa
E qui dentro tu
mi hai vista cambiare
Bambina
Figlia
Sorella
Amica
Donna
Restare sempre me
Un’ adolescente
mutevole
incazzata
ma così entusiasta
E una studentessa
Appassionata
Incerta
Mai costante
Qui dentro
Ho potuto avere
il lusso di rimanere
Ingenua
Pura
Piccola
Quando fuori qualcuno
mi chiedeva
d’esser già grande
E io non ero pronta
E ho di nuovo otto anni
(Con quella gabbietta
tra le mani
Un uccellino volato via
Meno male!)
Adesso che
dopo venti
Con i piedi fuori
ed il cuore dentro
Penso: GRAZIE
Sei solo una casa.
Però sei stata la mia.
Avendo avuto l’onore di conoscere la tua casetta, devo ammettere che questa volta mi sono emozionata in maniera particolare leggendoti.
Scorrendo tra le parole, ho rivisto tantissimi momenti pieni di allegria e risate vissuti tra le pareti della fatidica via Marconi. Momenti magici e infinitamente colorati come la tua casa, che per qualche momento di gioia pura è stata un po’ anche di tutti noi che l’abbiamo adorata!
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Grazie Amica Mia!! è proprio vero…ha circolato tantissima allegria ed energia positiva tra quelle pareti. Per me rimarrà sempre adorata e magica – come quando ero bambina – ed è bello sapere che lo è stata anche per chi come te ha trascorso insieme a me dei momenti indimenticabili ❤ (Ne ho in mente un'infinità!)
GRAZIE!
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