Je est un autre

Claude Cahun

Immagina di vivere in un mondo dove non ci sono specchi. Il tuo viso lo sogneresti e lo immagineresti come un riflesso esterno di quello che hai dentro di te. E poi, a quarant’anni, qualcuno per la prima volta in vita tua ti presenta uno specchio. Immagina lo sgomento! Vedresti un viso del tutto estraneo. E sapresti con chiarezza quello che ora non riesci a comprendere: tu non sei il tuo viso.”

Milan Kundera, L’immortalità

Sono così.

Un metro e settantacinque per sessantaquattro chilogrammi di peso. Ho i capelli biondo cenere. Il naso a patata e le labbra sottili. Le mie mani sono forti e porto il quarantadue di piede. Sproporzionato per le mie piccole spalle.

Sono così, come mi vedete.

Se intorno a me ci fossero altre cinque, dieci, quindici donne non mi notereste, il mio volto sarebbe l’ultimo che ricordereste.

Sono così come mi vedete, allo stesso modo potreste non vedermi, non sapere della mia esistenza e vivere tranquillamente.


Sono così.

Piuttosto bassa ed esile. Ho una massa di capelli rossi e ricci. Il naso a punta, le labbra carnose. Le mie mani sono troppo piccole, come i piedi. Ho un seno abbondante per la mia statura.

Sono così, come mi vedete.

Se intorno a me ci fossero altre cinque, dieci, quindici donne non mi notereste, il mio volto sarebbe l’ultimo che ricordereste.

Sono così come mi vedete, allo stesso modo potreste non vedermi, non sapere della mia esistenza e vivere tranquillamente.


Sono così.

Non ho segni particolari.

Sono così, come mi vedete.

Se intorno a me ci fossero altre cinque, dieci, quindici donne non mi notereste, il mio volto sarebbe l’ultimo che ricordereste.

Un ritratto banale. Un corpo di cui si ignora la sostanza. Una microscopica particella.

Un numero.

Sono così, come non mi vedete, allo stesso modo potreste vedermi, sapere della mia esistenza.

Sono un sospiro

che passa tra due sguardi

La linfa chiara di un’idea

La ruggine dei rimpianti

Sono forma e contenuto

in mutamento

Luce bianca

Buio 

Pubblicato da barcadicarta

Autrice di: Ogni cosa che scrivo

5 pensieri riguardo “Je est un autre

  1. Sei quello che sei ma non lo sai. Sei le altre, quelle mai esistite, quelle spogliate, quelle rivestite. Sai che non lo vuoi eppure ti dai, concedi alla tua vista la più grande conquista. La rinascita. 🤗🌼

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  2. esistere non per piacere agli altri ma piacendo a se stessi, lavorare su corpo e mente solo se non siamo soddisfatti di ciò che siamo e quando lo riteniamo opportuno. Questa in fondo è la condizione di libertà che ci permette di confrontarci con gli altri; siamo in molti su questo pianeta ma solo con pochissimi leghiamo davvero, tutto il resto è probabilità che sfugge

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