UNO STRONZO PARERE IN Più

Un pubblico, una donna e un microfono

Ciao…ciao a tutti. Come va?

Domanda retorica non rispondete, tanto non siamo mai stati così di merda, no?

 (Pausa) 

Allora. Io dovrei farvi ridere parlando del periodo che stiamo vivendo con un taglio tragicomico e innescando in voi un sentimento di catarsi. (Pausa) Chi ha capito faccia passaparola. Il succo è che per me è un bel dito al culo. Soprattutto, mi chiedevo, che cazzo c’è da ridere?…Va beh, tanto di stronzate ne avete sentite ultimamente, una in più non vi cambia no? Non avrete problemi con un numero in più, ce li siamo mangiati a cena i numeri in questo periodo, i dati. Ah, vi avviso, sono prolissa e ho un tempo limite per tutto questo, quindi a una certa fatemi cenno di smetterla, okay? Dicevo, lo sapete che c’ero anch’io tra quei numeri? No che non lo sapete quindi ve lo dico: sono stata contagiata. Positiva dopo settimane di allucinazioni in cui pensavo che era un sacco che non mi veniva una febbre così di merda. Poi qualche giorno di ospedale e poi quarantena. In ospedale ricevevo messaggi e chiamate di continuo. Ma come stai, questa storia è tremenda, poi proprio a te che sei una persona meravigliosa che si da sempre da fare per gli altri…

Mai vero.

Però siamo tutti Gandhi quando stiamo male, no? Poi da guariti torniamo a essere le insignificanti merdine di sempre. Gli unici ad accogliermi di nuovo sono stati i miei coinquilini, che sono i miei genitori quindi per forza di cose. Comunque erano ancora preoccupati per la paura del contagio…mio padre è sempre esagerato e infatti dormiva con guanti e mascherina, gli è venuto tutto uno sfogo sulle mani…una roba schifosa, va beh…Mia madre invece era più tranquilla, mi stava vicino, letteralmente. Ma solo dopo aver comprato su Amazon uno scafandro. Quindi per il loro bene e la loro sanità mentale ho letto la guida di Aranzulla: vivere in stanza senza mai uscire, ispirata ai boss della mafia. Geniale, vi giuro, super dettagliata. Quindi, avevo il necessario per sostentarmi e il tempo per pensare, elaborare questa cosa orribile e scassarmi le palle. E visto che c’è tanta gente che si scassa le palle e ne fa dei video su internet io ve lo racconto qui, adesso, e spreco così la vostra catarsi.

Allora, ho letto di tutto in quarantena…cioè, dopo aver finito le serie e i documentari su Netflix ho cominciato a leggere…e siccome nei momenti di dolore uno ha bisogno di trovare forza in qualche cosa, di aggrapparsi a una speranza confortante per ricentrarsi…di credere a una stronzata qualsiasi per dare un senso alla propria condizione, no? Sì. E allora, Konrad Lorenz lo conoscete? Quello che inventò l’imprinting…? Che faceva da mamma alle sue anatre…? Niente. Guardalo lui, te lo leggo negli occhi che pensi: noi stiamo ancora aspettando di ridere e tu ci parli di sta roba. Allora, intanto sta roba è un premio nobel per la medicina. Poi se vuoi ridere puoi sempre farti TikTok. Comunque Lorenz era un grande etologo e ha scritto un libro intitolato Gliottopeccaticapitalidellanostraciviltà, si può pronunciare solo così, dove dice che l’uomo è un egoista prepotente pezzo di merda. In maniera scientifica eh, perché comunque c’é modo e modo di dire le cose. Ora, che connessione c’è tra questo, il fatto che sono stata contagiata e tutto sto casino che è successo? Forse nessuna. Ma è per quel forse che mi batterò e per cui ora vi racconto di come in ospedale ho ricevuto uno dei milioni di miliardi di video che sono girati in questi mesi…alzi la mano chi ne ha avuto abbastanza…alzi la mano chi pensa che io abbia un problema col world wide web. Allora, c’era questa donnina indiana a una conferenza che in pratica diceva che ci stavamo ammalando…te lo ricordi pure tu? Vedi, com’è piccolo internet. Insomma, ci stavamo ammalando perché l’organismo-mondo si è stufato di noi e aveva trovato il modo di espellerci attraverso il virus, no? Più o meno. E non so te, ma io ho provato un’emozione quantomeno contrastante, perché da un lato stavo maledicendo l’insensibile mittente di sta stronzata buddista in cui mi dicevano che ero stata contagiata perché la terra si è rotta i coglioni di me e della mia specie, e dall’altro mi sentivo, non so, quasi colpevole. No? Neanche un minimo senso di disagio? Non siamo tutti uguali. Adesso fate un salto e ritornate a me col libro tra le mani, sono più tranquilla perché sto meglio però comunque questa cosa mi ha cambiato…Eccomi che leggo. E Konrad a un certo punto dice che il mondo è un grande organismo e necessita dei suoi equilibri, che è essenziale che ciascuna parte venga preservata. Io sono d’accordo con lui ma lui si incazza e dice che invece non capisco. Ma come, Konrad? Sono allibita. Lui parte in quarta e mi dice: sai come quando ti rendi conto di avere la vescica perché ti stai pisciando addosso, perché tu non pensi alla tua vescica quando non pisci, no? Io di sasso. E continua: magari non lo fai neanche quando pisci che la stai svuotando, il che è grave…E sopratutto non ti poni mai il problema che forse senza la vescica sarebbe impossibile pisciare, il che è molto grave. E ancora meglio, ti rendi conto dell’esistenza della tua vescica solo quando ti devono operare perché ti sei sempre sbattuta del fatto di averla e allora ami con tutto il cuore la tua vescica ma questo non basta a farla tornare la stessa di un tempo, il che è imperdonabile. Io sono attonita, gli dico scusa, scusa Lorenz però sei un po’ ingiusto, a parte che come ti chiami, Konrad o Lorenz? Poi è un paragone del cazzo, non trovo il nesso, da parte tua mi sarei aspettata qualcosina di più, chessò, non potevi andare sul classico con fumo e polmoni? Comunque perdonami ma io sta merda me la sono vissuta a pieno e non…lui mi interrompe, irremovibile e dice: certo cara, quindi ora tu capisci che il mondo è un grande organismo?…Io annuisco. Mi limito a questo, anche perché dopo il Covid la cosa che mi ha messo più ansia ultimamente è stato lo sguardo incattivito di questo nobel deceduto da trent’anni. Tipo la professoressa del liceo che ti odia e ti fa l’ultima domanda bastarda quando ha già deciso di metterti quattro, no? Uguale. Con gli occhi fuori dalle orbite riparte: e dimmi, cos’abbiamo sempre fatto noi uomini in merito al mondo organismo? Io capisco tutto. Mi preparo come un toro in un’arena… inspiro…e sputando fuori le parole dico abbiamo sempre pensato e STICAZZI! Io sono l’uomo! E la fretta del progresso mi porterà a distruggere tutto, a prevaricare sui miei fratelli, a decidere dei destini di ogni forma di vita e non ne avrò abbastanza finché io stesso e l’umanità intera non saremo vicini alla distruzione! 

(Pausa) 

Ero posseduta. Capite anche voi che a quel punto il confine autore-lettore si era fatto labile. Però eccola…eccola la chiave. Pronunciare quell’ultima parola mi ha fatto raggelare il sangue. E non è che ora credessi totalmente all’idea dell’indiana che mi aveva fatto incazzare, però stavo capendo molte cose importanti…tra cui perché durante il lockdown gli animali fossero così felici di non averci tra le palle. “Ragazzi le merde non ci sono, occupiamooo!” E via alle marce di cinghiali, alle manifestazioni di oche contro il foie gras e ai flashmob delle scimmie urlatrici…li avete visti? Assurdo. Però guardate che è triste, molto triste che siano stati tanto bene senza di noi…e questa è una delle tante cose su cui dovremmo quantomeno… Ecco, qualcuno mi fa cenno di tagliare, lo sapevo, è finito il tempo. Ragazzi, mi dispiace, forse è stato un discorso confuso…Segni di catarsi? Nessuno? Mi dispiace, io ce l’ho messa tutta. Aveva molto senso tutto questo pensiero col libro in mano…E il tampone negativo. E i venti grammi di fumo che ho rubato a mio padre prima di chiudermi in stanza. Sempre su consiglio di Aranzulla nella guida che..va beh…

State bene mi raccomando!

FINE

Pubblicato da barcadicarta

Autrice di: Ogni cosa che scrivo

5 pensieri riguardo “UNO STRONZO PARERE IN Più

  1. Elisa sei un genio. Di solito i post lunghi sono noiosi, specialmente quando sono privi di attrazione. Tu invece ci hai messo tutto, l’ironia, la malattia, l’autoironia, la cultura. E tanto altro. Vorrei dirti tante cose ma mi limito ad aspettare il tuo prossimo post, come quando finisci un libro o una serie tv e fantastichi su quello che sarà dopo. Applausi a scena aperta, chiusa, o se preferisci pure socchiusa, bussando prima. 😄👍💪🌼

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    1. Ma grazie mille! I miei alter ego mi fanno pat pat sulla spalla per la dose d’autostima innescata da questo commento:) Mi fa molto piacere sapere di averti fatto continuare a leggere nonostante la lunghezza del post (anche io li trovo spesso noiosi infatti mi odio per essere logorroica a volte)… Grazie ancora 🙂

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